Gervasio Albrigoni, di Rudiano, nominato prevosto nel 1350 circa, rinuncia quando è ascritto al capitolo della Cattedrale, verso il 1380.

Beltramo de Alexandris, Rettore di S. Lorenzo di Gussago, fu sostituto del prevosto fino al 1376.

Pietro Ranoni, di Concesio, nel 1376 ha un beneficio sacerdotale nella pieve, poi ne diventa preposito, sicuramente prima del 1379; non si sa la data della sua morte o della rinuncia.

Giovanni de’ Baiardi di Albegno, eletto prevosto nel 1425. Altro non si sa.

Pietro Franconi, nominato nel 1449.

Paolo Guaineri, di nobile famiglia bresciana, ? – 1470, anno del suo decesso; a lui si deve la conclusione dei lavori di rifacimento dell’edificio della pieve con l’aspetto attuale (il suo stemma è sul portale e all’interno del tempio).

Giovanni Ducco, di Brescia, 1470-1496. Resse la prepositura di Gussago per mezzo di un vicario, essendo quasi sempre a Roma e a S. Nazaro di Brescia, dove è sepolto.

Bernardo Ziboni, 1496-2 Nel 1507 ottenne dal pontefice di costituire due nuove prebende per due cappellani coadiutori, la cappellania di S. Pietro e di S. Giovanni Battista, erette con decreto del 20 dicembre 1513.

Paterio Bornati, 1526-1548. Era probabilmente un frate benedettino originario di Bornato con la prepositura di S. Lorenzo di Gussago; risiedeva a Roma come ufficiale della Curia papale.

Cesare Martinengo da Barco, subentrò al Bornati, ma era semplice chierico e dovette rinunciare nel 1567 per ordine del Vescovo Bollani, in conformità ai decreti del Concilio di Trento.

Aurelio de Sianis, 18 ottobre 1567-30 agosto 1573; fu il primo prevosto ad esercitare un vero governo sacerdotale dopo anni di abbandono.

Orazio Borgondio, di nobile famiglia bresciana, fu nominato prevosto nel 1573, benché ancora chierico. Non si sa se abbia rinunciato o se sia morto da prevosto.

Francesco de Polis, mansionario del Duomo, citato come prevosto ma di cui non c’è nomina; permutò col suo successore Giacomo Bona il beneficio di Corticelle ottenendo una pensione anche sul beneficio di Gussago.

Giacomo Bona, 1576-1590, anno della sua morte. Era di famiglia nobile della città presente in Gussago con case in contrada Casaglio e varie proprietà terriere, famiglia con giuspatronato sulla chiesa di San Giuseppe in detta contrada. “Accolse il visitatore mons. Antonini inviato dal Cardinal Borromeo. Alla sua morte, l’abate di Leno Girolamo Martinengo fece un tentativo per rivendicare li giuspatronato di quell’ abbazia sulla parrocchia di Gussago, ma senza risultato per la strenua opposizione del Vescovo.

Giampaolo Cirimbelli, dottore in Teologia, nato in Brescia, eletto il 1 marzo 1591, resse la parrocchia per poco più di un anno, ovvero fino alla sua morte avvenuta nel giugno 1592. Giorgio Marini, già prefetto di sacrestia nella Cattedrale, nominato prevosto il 18 luglio 1592, morì nel novembre 1597.

Pietro Gnecchi, pure prefetto della Cattedrale, nominato il 1 aprile 1598, rinunciò nel 1606.

Giovambattista Bertoncini, nominato nel 1606, morì il 26 maggio 1625, ucciso con una archibugiata.

Giovambattista Gatti, nominato prevosto il 20 agosto 1625, resse la parrocchia fino alla sua morte, avvenuta nel dicembre 1634. Fece eseguire lo stallo prepositurale ligneo nel coro della Pieve, con il suo stemma e la sua firma (un gatto a piè di un albero con un sorcio in bocca e le parole Gio. Gat. P.p.). Visse la tragedia della grave pestilenza del 1630-31.

Giovanni Cedronio, dottore di diritto canonico, originario di Padova, nominato il 4 maggio 1635, l’anno dopo rinunciò e passò alla parrocchia di S. Liberata in Borgo Padovano.

Pietro Fogliata, eletto prevosto a 92 anni il 26 gennaio1637, era Dottore in ambo le leggi, Cavaliere di S. Marco, Teologo del Duca di Mantova, Protonotario apostolico, carica che conferisce li privilegio dei pontificali da” instar episcopi”. Fu prevosto per 38 anni, fino alla sua morte, avvenuta nel giugno 1674; sacerdote di forte personalità e cultura, diede nel 1640 degna sepoltura ai morti della peste del 1630 nel cimitero collocato nel sagrato della Pieve e fece restaurare la casa canonica.

Benedetto Rinaldini, nato in Gussago nel 1648 dove la sua famiglia, di antica origine, aveva molte proprietà, eletto prevosto a 26 anni nel 1674, morì a soli 47 anni nel 1695 e fu sepolto nella Pieve davanti al presbiterio. Fu Dottore in ambo le leggi e insignito pure lui della dignità di Protonotario apostolico.

Silvestro Andreoli, nato a Gussago nel 1650, di antica famiglia gussaghese benestante, già cappellano in questa parrocchia, eletto prevosto nel 1695, Dottore in ambo le leggi, Protonotario apostolico, morì nel 1727, dopo 23 anni di cure pastorali. Fu sepolto nella Pieve tra i prevosti Rinaldini e Fogliata.

Giandomenico Cleani, nato a Gussago nel 1675, figlio del medico del paese dottor Giovan Battista Cleani e di Isabetta Rusca, fu nominato prevosto di Gussago li 1° settembre 1727, dopo esser stato per undici anni parroco a Paderno Franciacorta, mori nel 1742 ed è sepolto davanti all’altare di S. Nicola di Tolentino nella Pieve, dove si legge ancora un’epigrafe elogiativa.

Nicola Rescatti, nato nel 1682, fu nominato prevosto di Gussago nel novembre 1743, dopo 52 anni di prepositura a Milzano, ma resse la parrocchia solo per due mesi; morì nel gennaio 1744 e fu sepolto nella Pieve.

Angelo Bellavite, nato a Verona nel 1701, già professore di retorica nel Seminario vescovile di cui fu anche Rettore, fu nominato prevosto di Gussago nel 1744; morì nel 1779 e fu sepolto ai piedi del presbiterio della nuova chiesa parrocchiale edificata in contrada Castelli. E’ ricordato dagli storici della diocesi bresciana come uno dei più dotti sacerdoti del suo tempo.

Andrea Andreolassi, nato a Caionvico nel 1745, dal 1773 curato della Cattedrale, nominato prevosto di Gussago nel 1779, visse i difficili eventi della rivoluzione giacobina, delle soppressioni e dell’anticlericalismo; morì nel 1807, lasciando tutto il suo avere ai poveri della parrocchia. L’epigrafe celebrativa dele sue molteplici virtù posta nel presbiterio della Parrocchiale fu dettata dal celebre prevosto Morcelli di Chiari.

Giovanni Antonio Dusi, nato a Ono Val Sabbia nel 1769, dove fu parroco per un anno, fu nominato prevosto nel 1807 e resse la parrocchia fino al 1836, anno del suo decesso.

Domenico Lavagnini, nato a Cigole nel 1793, già curato nel suo paese dal 1817 al 1828, poi parroco di Lograto, fu nominato prevosto nel 1836 e resse la parrocchia fino alla sua morte, avvenuta nel maggio 1848.

Giovanni Battista Mingotti, nato a Gussago nel 1809, di famiglia originaria della Valtellina ma dai primi del 1600 presente stabilmente a Gussago, fu curato nella parrocchia di S. Maria Assunta fino al 1839, quando divenne arciprete a Nave. Fu nominato prevosto di Gussago nel 1849; vi mori prematuramente nel 1856.

Giacomo Amadei, nato a Bedizzole nel 1810, eletto prevosto nel 1857, resse la parrocchia fino al 1866.

Pietro Ronchi, parroco di Lavenone, eletto subito dopo, non accettò la carica.

Bortolo Alberti di Toscolano, già parroco e vicario foraneo di Vobarno, nominato nel 1866, resse la prepositura id Gussago fino la 1874.

Giuseppe Maria Castelli, nato a Chiari nel 1809, già prevosto di Bagolino, fu prevosto di Gussago dal 1874 al 1880, anno della sua morte.

Bartolomeo Levrangi, nato a Levrange nel 1820, già prevosto a Volciano, fu eletto prevosto di Gussago nel 1880, parrocchia che resse fino ala sua morte nel 1894.

Giorgio Bazzani, nato a Bagolino nel 1863, per otto anni coadiutore a Gardone Val Trompia, fu eletto prevosto di Gussago li 21 maggio 1894 e vi morì li 26 giugno 1941, dopo quarantasette anni di prepositura. Ebbe vari incarichi in Diocesi: giudice del Tribunale, parroco consultore, collaboratore della “Rivista bibliografica italiana”, promotore degli studi del giovane clero; nel 1930 fu nominato Prelato domestico di Sua Santità. “La sua canonica era circolo vivente di pensatori, di uomini d’azione; fu amico di mons. Paolo Guerrini, del futuro Card. Bevilacqua e di Giovan Battista Montini”, secondo una testimonianza di mons. Fossati. Sulla sua figura e sul suo apostolato sono state date alla stampa alcune pubblicazioni: una in occasione della sua Messa d’oro nel 1936, una alla sua morte nel 1941; e una nel XXV della sua scomparsa. Quest’ultima, a cura di Antonio Fappani, col titolo “Mons. Giorgio Bazzani, note e documenti ” edita nel 1966, offre, con rapidi tocchi e senza iperboli retoriche, una preziosa, brillante silloge di notizie, di testimonianze e di lettere attraverso cui è possibile cogliere al vivo la figura grande e amata del prevosto Giorgio Bazzani.

Faustino Togni, nato a Molinetto nel 1903, fu prevosto dal 1941 al 1948; poi canonico della Cattedrale e dal 1965 cappellano nella Casa di riposo di Molinetto, dove si spense nel 1974.

Giuseppe Rossini, nato a Verolanuova nel 1901, fu prevosto dal 1948 a 1961, anno della sua rinuncia. Nominato canonico della Cattedrale, si dedicò completamente all’Istituto Pro-Familia fino alla sua morte, avvenuta nel luglio 1975.

Vittore Antomelli, nato a Virle Treponti nel 1903, nominato prevosto nel 1961, rinunciò nel 1968 e si spense due anni dopo nel suo paese natale.

Angelo Porta, nato a Tremosine il 28 maggio 1926, ordinato a Brescia nel 1954, è stato prima Vicerettore del pensionato San Giorgio, poi Vicecooperatore a Castenedolo dal 1954 al 1961, direttore spirituale presso l’Istituto Cesare Arici dal 1961 al 1968 e dal 1964 al 1965 assistente all’Università del Sacro Cuore; è stato Prevosto di Gussago dal 1968 al 2001, anno della sua nomina a Canonico del Capitolo della Cattedrale.

Antonio Bonetta, nato a Verolanuova il 19 novembre 1938, ordinato sacerdote nel suo paese natale nel 1964, è stato Vicecooperatore prima a Gavardo dal 1964 al 1969, poi a Pisogne dal 1969 al 1972, e fino al 1979 a Vobarno; dal 1979 al 1991 è stato Parroco di Nuvolera, e successivamente Parroco di Borgosatollo, dove è rimasto fino al 2001, anno della sua nomina a Prevosto di Gussago.

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